Martedì 31 Marzo, all’interno del progetto Life HelpSoil si svolgerà una giornata dimostrativa dedicata alle colture di copertura (note anche come Cover Crops). L’evento, organizzato da ERSAF si terrà presso l’azienda Cascina San Carlo a Torre Pallavicina in provincia di Bergamo (scarica la locandina).

Il programma prevede la visita alle parcelle sperimentali e successivamente una dimostrazione di terminazione meccanica delle cover crops seminate.

Perchè è importante capire cos’è l’agricoltura conservativa e perchè porta dei benefici di natura sia ambientale che agronomica?

Durante la passata giornata mondiale dei suoli (FAO, Roma 5 Dicembre 2014) è emerso che un terzo dei terreni mondiali sono degradati, a causa dell’erosione, della compattazione, dell’impermeabilizzazione, della salinizzazione, dell’erosione di materiale organico e di nutrienti, dell’acidificazione, dell’inquinamento e di altri processi causati da pratiche insostenibili di gestione dei terreni. Se non vengono adottati nuovi approcci, nel 2050 l’ammontare globale di terreni arabili e produttivi pro capite sarà pari a solo un quarto del livello del 1960.

Possono volerci fino a 1,000 anni per formare un centimetro di suolo, e con il 33% di tutto il suolo mondiale degradato e con le pressioni umane in continua crescita, si stanno raggiungendo dei limiti critici che rendono la loro buona gestione una questione urgente, ha detto Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO (maggiori dettagli)

Se la degradazione dei suoli continuerà la conclusione (da far rabbrividire) è che con le attuali pratiche di lavorazione potremmo avere a disposizone ancora solo 60 anni di agricoltura per come la conosciamo oggi.

Il progetto Life HelpSoil (progetto ufficialmente approvato dalla la Commissione Europea  Il 4 luglio 2013) (citiamo il sito di LifeHelpsoil)  si propone di testare e dimostrare tecniche di Agricoltura Conservativa abbinate a pratiche innovative di gestione dei terreni agricoli con l’obiettivo di:

  • potenziare le funzioni ecologiche dei suoli (sequestro di carbonio, aumento di fertilità e biodiversità edafica, protezione dall’erosione);
  • favorire l’efficienza dell’uso irriguo delle acque;
  • aumentare l’efficienza della fertilizzazione, in particolare nell’uso degli effluenti zootecnici;
  • contenere l’uso di prodotti fitosanitari per il controllo di infestanti e malattie delle piante.

Esistono in Italia altre realtà che su scala provinciale, regionale o nazionale stanno condividendo progetti di indagine, crescita e sviluppo sulle pratiche di agricoltura conservativa e anche se in ritardo rispetto ad altri paesi nel mondo (Argentina, Brasile e USA) alcuni lungimiranti agricoltori italiani, nelle loro realtà aziendali si stanno facendo promotori e sperimentatori di tecniche conservative di gestione del suolo, a volte anche modificando o progettando attrezzature per la “lavorazione”.(leggi anche: Una visione statistica sulle modalità di lavorazioni del terreno in Europa)

Definizione di Agricoltura conservativa (fonte: Life HelpSoil website) :

L’Agricoltura Conservativa è l’insieme delle pratiche colturali che hanno l’obiettivo di assicurare una sostenibile e stabile produttività, e, al tempo stesso, di preservare e rafforzare le risorse agricole e l’ambiente. I principi su cui si basa sono:

  • minimo disturbo del suolo con le lavorazioni;
  • copertura permanente del suolo stesso;
  • diversificazione colturale.

L’Agricoltura Conservativa è riconosciuta in grado di svolgere un ruolo importante nel recuperare la funzionalità dei suoli e nel valorizzarne i servizi ecosistemici svolti, contribuendo ad incrementare la resilienza e la capacità di adattamento al cambiamento climatico. La FAO, ad esempio, individua in tali pratiche – abbinate a strategie integrate di fertilizzazione, difesa delle colture e uso dell’acqua – i cardini tecnici sui quali costruire una sostenibile intensificazione della produzione agricola.

photo credit: web

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