I contraccolpi del freddo su mais

Certo la pioggia ci voleva e l’attendevamo con ansia, ma il freddo anche no!

Gli abbassamenti di temperatura e la pioggia, potrebbero aver lasciato il segno sulle principali colture presenti in campagna e anche sul mais appena spuntato dal suolo. Nello stesso campo si potrebbero notare piantine più sofferenti, altre meno e in ogni caso, dovremo aspettare i prossimi giorni per avere un’idea più precisa sugli eventuali danni. Certo è che conoscere quali fattori influenzano il danno o la sopravvivenza, e quali segni cercare quando si valuta la salute della piantina, ti saranno di supporto per prendere decisioni gestionali e proteggere il potenziale produttivo.

Cosa possono causare le basse temperature?

I danni da freddo, della prima stagione, si traducono in una serie di potenziali impatti sulla resa. Ritardi nello sviluppo iniziale con conseguente aumento dei danni da elateridi e nottua, ritardi nella fioritura con una fecondazione non completa della spiga e ritardi nel periodo di riempimento con impatto diretto sul peso della cariosside.

Il tipo di suolo e la profondità di impianto possono influenzare il livello di danni poi, in funzione di quanto e per quanto tempo le temperature si sono abbassate, le piantine possono riportare diversi tipi di danni su organi epigei ed ipogei.

La pioggia ha determinato un abbassamento della temperatura del suolo rendendolo meno ospitale per la crescita del mais: con queste temperature la capacità di assorbire i nutrienti, tra cui il fosforo, risulta essere difficoltosa.

Visivamente, questi problemi, si possono osservare come una colorazione rosso violacea sulle foglie che molto spesso diventano aree necrotiche.

A livello cellulare si assiste ad un rallentamento e ad un’alterazione delle normali funzioni metaboliche che determinano il rallentamento o il momentaneo stop della crescita della piantina.

Concimazioni localizzate alla semina di fosforo e l’utilizzo di prodotti che favoriscono l’assorbimento dei nutrienti sarebbero stati probabilmente di grande aiuto per evitare questi problemi.

STARCOVER con il suo componente, il Bacillus Amyloliquefaciens IT45, riesce ad aumentare sensibilmente l’assorbimento del fosforo anche in situazioni difficili, riducendo l’impatto delle carenze sullo sviluppo iniziale della pianta.

Danni da freddo

Ibrido in carenza di Fosforo

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Ibrido STARCOVER

STARCOVER

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