Una volta usciti dall’atmosfera terrestre, si può guardare oltre, verso lo spazio siderale oppure volgere lo sguardo indietro, verso il nostro pianeta e accorgerci che c’è ancora molto da comprendere e così la NASA ha deciso di lanciare un programma per monitorare l’umidità dei suoli; traduciamo e riportiamo i dettagli dell’articolo pubblicato oggi 18 Agosto 2014 sul sito della NASA (http://www.nasa.gov/)

Circa il 60 per cento della California sta vivendo una “siccità eccezionale”, meritando purtroppo la classificazione più terribile della US Drought Monitor. L’agenzia ha emesso lo stesso avviso per il Texas e il sud-est degli Stati Uniti nel 2012. Per la California gli ultimi due inverni sono stati tra i più secchi dall’inizio delle rilevazioni nel 1879 e senza acqua a sufficienza nel terreno, i semi non possono germogliare, le foglie non possono eseguire fotosintesi, e l’agricoltura non può essere sostenuta.

Attualmente, non esite una rete di monitoraggio dell’umidità a livello del terreno su scala locale. Gli agricoltori, gli scienziati e i responsabili della gestione delle risorse idriche possono posizionare i sensori nel terreno, ma questi  forniscono misurazioni in loco e purtroppo le misurazioni sono rare in alcune aree agricole critiche come in Africa, Asia e America Latina. La European Space Agency’s Soil Moisture and Ocean Salinity misura, nelle sue missioni, l’umidità al suolo ad una risoluzione di 31 miglia (50 chilometri), ma poichè l’umidità del suolo può variare su una scala molto più piccola, i suoi dati sono utili solo per previsioni su ampia scala.
La NASA prevede così il lancio per questo inverno di una missione denominata NASA’s Soil Moisture Active Passive (SMAP) satellite, la quale raccoglierà dati di gestione  dell’acqua e dell’umidità in contesti agricoli.
SMAP utilizza due strumenti a microonde per monitorare i primi 2 pollici (5 centimetri) di terreno sulla superficie terrestre. Insieme, gli strumenti creano stime di umidità del suolo, con una risoluzione di circa 6 miglia (9 chilometri), mappando l’intero globo ogni due o tre giorni. Anche se questa risoluzione non può mostrare come l’umidità del suolo può variare all’interno di un unico campo, fornirà le mappe più dettagliate di quanto si sia fatto sino ad ora.
“Sulla base del manto nevoso e delle precipitazioni dati in California, da marzo abbiamo avuto una buona idea che entro l’estate saremmo in una grave siccità agricola”, ha detto Forrest Melton, un ricercatore nel laboratorio di Previsione Ecologica della NASA Ames Research Center di Moffett Field, California e aggiunge “Ma l’irrigazione in alcune parti dell’India, del  Medio Oriente e in altre regioni si basa molto sul pompaggio delle acque sotterranee durante alcuni periodi o tutto l’anno.” Le risorse idriche sotterranee sono difficili da stimare, e gli agricoltori che si basano sulle acque sotterranee hanno un minor numero di indicatori di carenza da poter leggere. Per queste parti del mondo dove gli agricoltori hanno pochi dati a disposizione e per aiutarli a capire le attuali condizioni, le misure di SMAP potrebbero riempire un vuoto significativo.
Attualmente la pianificazione delle modifiche alle pratiche agronomiche basata sul’incidenza della siccità, si articola principalmente su osservazioni ed esperienze dei singoli coltivatori;  i dati di SMAP forniranno una valutazione obiettiva di umidità del suolo per implementare la migliore e personale strategia di gestione.
“Gli scienziati vedono un enorme potenziale in SMAP”, ha detto Melton. “E anche se non  fornirà  informazioni a livello del singolo campo, darà utili nuove osservazioni regionali sulle condizioni di umidità del suolo, importanti per il monitoraggio della siccità e una vasta gamma di applicazioni legate all’agricoltura. Avere la capacità fornita da SMAP per mappare continuamente le condizioni di umidità del suolo su vaste aree sarà un grande passo avanti “.
Per ulteriori informazioni su SMAP, visitare il sito: 

La NASA monitora i segni vitali provenienti dalla terra, aria e spazio con una flotta di satelliti e ambiziose campagne di osservazione aeree e terrestri. La NASA sviluppa nuovi modi di osservare e studiare i sistemi naturali della Terra interconnessi con record di dati a lungo termine e strumenti di analisi computerizzati per osservare al meglio come il nostro pianeta stia cambiando. L’Agenzia condivide questa conoscenza unica con la comunità globale e lavora con le istituzioni che, negli Stati Uniti e in tutto il mondo, che contribuiscono alla comprensione dei meccanismo per proteggere il “nostro” pianeta.

Per ulteriori informazioni sulle attività scientifiche della NASA, relative al pianeta Terra nel 2014, visitare il sito:
Image Credit: White House via Wikimedia Commons