Per ottenere il massimo del potenziale da un ettaro di mais, occorre innanzi tutto che la germinazione sia regolare, oltre naturalmente alla presenza dell’investimento(piante a m2). Le fallanze e lo sviluppo irregolare e/o scalare, rappresentano i primi due aspetti in grado di penalizzare (nel complesso) la resa dei nostri appezzamenti di mais.

I fattori che concorrono a limitare i problemi dovuti a fallanze o emergenze scalari sono almeno 7:

  • Scelta e qualità del seme
  • Letto di semina
  • Data di semina
  • Profondità di semina
  • Velocità di semina
  • Fertilizzazione
  • Protezione del seme

Purtroppo ognuno dei punti sopra elencati non agisce singolarmente ma in sinergia con gli altri, andando così ad amplificare eventuali problematiche di campo.

Nelle fasi successive alla semina, una parte importante nel lavoro di ogni agricoltore è lo “SCOUTING”, in altre parole, l’esplorazione e la perlustrazione degli appezzamenti seminati per verificare con precisione le condizioni di sviluppo della coltura.

A tal proposito, trovandoci nelle fasi iniziali di germinazione/sviluppo vi proponiamo una piccola guida redatta dall’ENSE sulle anomalie germinative del mais. La guida non vi da indicazioni sulle probabili cause ma può esservi utile nel comprendere se la plantula è da considerarsi normale o anormale e quindi nel secondo caso, se a rischio deficit di potenziale di produzione.

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